I Teatri Dell’Antica Roma: Tra Fascino e Cultura

I Teatri dell’Antica Roma tra fascino e cultura

La storia del teatro romano risale a molto tempo fa. Si pensa che gli spettacoli teatrali si svolgessero nell’antica Roma a partire dal IV secolo a.C., dopo l’istituzione della Repubblica Romana. Tuttavia, la maggior parte dei primi esempi conosciuti di teatro romano risale a 200-300 anni dopo, iniziando un periodo che si estende fino al 3° secolo d.C., prima della caduta dell’Impero Romano.
Dalle testimonianze lasciateci dai vari poeti e scrittori greci e romani, questi teatri svolgevano un’importanza incredibile all’interno della società. Ecco perché abbiamo cercato, con questo articolo, di capire quali fossero i più bei teatri dell’epoca romana conservati fino ai giorni nostri, e quale fosse la loro storia.

Odeon di Erode Attico – Atene

Potrebbe risultare strano partire con un teatro che risiede al di fuori della penisola italica. Tuttavia, non bisogna guardare con gli occhi del presente, bensì con quelli del passato. L’Impero Romano infatti era vastissimo, e si estendeva dall’Oceano Atlantico fino ai confini con la Persia, dal Mare del Nord fino al deserto libico.
Appare quindi chiaro come mai siano presenti tantissimi esempi di teatri romani al di fuori dell’Italia.
Un “Odeon” costituiva una forma di costruzione comunemente utilizzata dagli antichi romani. La principale differenza tra un Odeon e un Teatro è che gli Odeon sono stati appositamente costruiti per la musica piuttosto che per le rappresentazioni teatrali.
Tradizionalmente gli Odeon sono più piccoli dei teatri, ma questo è probabilmente dovuto al fatto che c’era una maggiore richiesta di opere teatrali e quindi queste strutture sono state ingrandite. L’Odeon di Erode Attico fu originariamente costruito dagli antichi Ateniesi, una città-stato greca che era una delle più potenti dell’intero mondo greco. Dopo che la Grecia fu conquistata dai romani, l’Odeon fu aggiornato e ampliato nella forma che vediamo oggi.

Teatro Romano di Catania

Catania, una delle due maggiori città della Sicilia, fu un’importante città costiera dell’Impero Romano. Si trova all’ombra dell’Etna, un vulcano attivo che, nella cultura popolare romana, possedeva una grandissima rilevanza ed importanza mistica. Il Teatro Romano di Catania è unico perché inserito nel fitto tessuto urbano della città circostante.
Chi deciderà di visitarlo dal vivo, potrà notare come ci siano dozzine di strutture costruite proprio contro il teatro, molte delle quali usano la pietra del teatro come base improvvisata. Catania è famosa per ospitare anche un Anfiteatro Romano, oltre a decine di incredibili opere di architettura rinascimentale e barocca.

Teatro Romano di Pompei

Il Teatro Romano di Pompei è forse uno degli esempi più antichi di cui siamo a conoscenza. Esso venne infatti costruito a partire dal II secolo a.C. Pompei conteneva in realtà anche un piccolo Odeon e un teatro più grande. Entrambe le strutture sono ubicate una accanto all’altra, in una zona conosciuta come il Quartiere dei Teatri di Pompei.
Come gran parte del resto della città, il Teatro di Pompei è straordinariamente ben conservato. Fu completamente incapsulato da uno spesso strato di cenere vulcanica, dopo l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Da allora gli archeologi sono riusciti a riportare alla luce parte del teatro, ma gran parte del sito storico di Pompei deve ancora essere scavato e molti dei segreti della città si trovano ancora sotto uno strato di cenere di 2000 anni.

La struttura “tipo” del Teatro Romano

Dopo aver visto quale è, secondo noi, l’attuale top-3 dei più bei teatri romani conservati fino ai giorni nostri, abbiamo deciso di entrare più nel dettaglio, ed andare a vedere come si costituiva la classica struttura architettonica di un comune teatro Romano.
Notoriamente, i romani furono la prima civiltà a utilizzare ampiamente il cemento nei progetti di costruzione. L’uso del cemento portò i romani a costruire alcune strutture estremamente impressionanti, compresi i teatri. Sebbene l’ispirazione dei teatri romani provenisse dagli anfiteatri dell’antica Grecia, le strutture romane erano spesso molto più grandi. Sebbene i teatri romani erano impressionanti dal punto di vista architettonico, erano anche altresì costosi.
Spesso ci sono volute anche intere generazioni per portarli a termine, grazie anche ai contributi delle finanze pubbliche e dei benefattori privati necessari per garantire che fossero completati. In quanto tali, i teatri portavano spesso i nomi di coloro che avevano dato il contributo più significativo o aiutato a portare a termine i progetti.
Coloro che avevano i teatri a loro intitolati li avrebbero successivamente utilizzati come strumento di propaganda per consolidare ulteriormente il loro status e potere nella società romana.
Ad ogni modo, la struttura tipo di un teatro romano era così composta:

  • Scaena – una struttura coperta sul retro del palco
  • Palpitum – il palcoscenico vero e proprio
  • Versurae – le ali del palcoscenico che dispongono ciascuna di un ingresso
  • Orchestra – l’area dove sedevano i dignitari e dove talvolta si esibivano musicisti e ballerini.
  • Cavea – il grande auditorium, di forma rotonda, dove sedevano tutti i cittadini comuni quando andavano a teatro.
I Teatri Dell’Antica Roma: Tra Fascino e Cultura

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